Borsa Mosca: prima lo stop poi il crollo. Giù il rublo
Prima uno stop alle contrattazioni, poi il crollo. Le Borse russe, Mosca e San Pietroburgo, nelle prime battute della mattinata hanno comunicato la sospensione degli scambi a causa dell'attacco russo all'Ucraina. Alla riapertura, dopo lo stop che è stato solo temporaneo, la Borsa di Mosca ha visto un crollo di quasi il 14% per l'indice Moex e del 20% per l'indice denominato in dollari. Giù di oltre il 10% il rublo a inizio giornata, poi in parziale recupero.
La Banca centrale russa ha annunciato l'avvio di «interventi» sul mercato dei cambi per «stabilizzare la situazione» dopo la caduta del rublo. Le misure hanno anche lo scopo di «fornire ulteriore liquidità al settore bancario russo»."La Banca di Russia garantirà il mantenimento della stabilità finanziaria e la continuità delle operazioni delle istituzioni finanziarie, utilizzando tutti gli strumenti necessari" prosegue la nota assicurando di avere "piani d'azione chiari per qualsiasi scenario".
Giorgia Meloni più dura di Salvini: «L’attacco di Putin è inaccettabile. È il tempo delle scelte di campo» La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni su Facebook condanna l’attacco della Russia all’Ucraina: «Inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L’Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale».
Giorgia Meloni più dura di Salvini: «L’attacco di Putin è inaccettabile. È il tempo delle scelte di campo» La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni su Facebook condanna l’attacco della Russia all’Ucraina: «Inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L’Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale».
A quanto mi pare di capire agli americani non frega più di tanto l'Ucraina, e cosa ancor più importante è che temono l'esercito Russo, altrimenti altro che sanzioni, sarebbero intervenuti militarmente subito, cosi come hanno fatto in medio oriente, con scarsi risultati tra l'altro. Ma potrei sbagliarmi.