W CISALPINA!

Posts written by CISALPINO

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    Discussioni correlate:

    I pionieri cisalpini del federalismo

    Il Cisalpino. settimanale federalista
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    Quando non si trova nei suoi salotti televisivi a fare i suoi soliti monologhi senza un reale contradditorio, è facile smontare le sue cazzate!


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    Come si sposa tutto questo con una visione a dir poco romantica e allegorica di coloro che dovrebbero professare la pace e la non violenza?
    Credo che questo non valga solo esclusivamente per gli Ivrim, ma anche per le altre due religioni monoteiste dalla quale derivano sempre dall'israelitismo.
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    Ha ragione l'ex generale non propriamente bianco - IANNACCI della Lega!! Il crocifisso, i campanili, il padre nostro, la prostituzione, la cocaina, la mafia, la corruzione, la malasanità e tanto altro ancora, fanno parte della """cultura""" ""occidentale"".......

    Si certo HAHAHAHAHHAHAH


    Edited by CISALPINO - 1/5/2024, 05:38
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    La vita di una mamma è cambiata quando suo figlio, all'età di 12 anni, le ha detto: «Mamma, sono femmina». Da allora, la donna ha seguito la figlia passo passo nel processo di transizione, fino a quando non ha voluto aprire un'associazione, dal nome Affetti oltre il genere, attraverso la quale è diventata il megafono di tutti coloro che, in età evolutiva come sua figlia non si riconoscono nel proprio corpo e comprendono che la propria identità sia diversa rispetto al sesso di nascita.

    «Senza i farmaci che bloccano la pubertà mia figlia si sarebbe uccisa - ha raccontato la mamma a Vd News -. Finché sono bambini si sentono tutti uguali, ma quando ha iniziato a vedere la peluria dettata dalla pubertà era terrorizzata. Non ce la faceva più, lei non voleva più vivere».
    Il coming out
    Adesso sua figlia ha 17 anni: nel 2018 ha deciso di spiegare come si sentiva ai propri genitori. «Al tempo non sapevo nemmeno cosa significava transgender, così ho iniziato a fare delle ricerche - ha raccontato la mamma -. Per me è stata una liberazione, non avevo idea di come salvarla. Era arrivata a un punto in cui non riusciva nemmeno a guardarsi allo specchio. Si chiudeva in bagno e spegneva la luce. Le dicevo di accendere la luce, ma lei mi rispondeva: Non puoi capirmi. Ed effettivamente non la capivo».

    Ma la mamma quella dichiarazione se la aspettava, non solo perché l'aveva avvisata suo marito, con cui la minore si era confidata il giorno prima del coming out, ma anche perché fin da piccolina aveva sempre dimostrato di non sentirsi un maschio. A 3 anni preferiva le Barbie e a 6, per andare in prima elementare, aveva chiesto ai suoi genitori uno zaino rosa con i brillantini. La ragazza ha anche un fratello gemello, che non l'ha mai giudicata e, da piccolo, ha accolto la situazione.

    «Per me è stata una liberazione perché pensavo che fosse malata e che non sarei riuscita a salvarla - ha concluso la mamma -. Ha segnato una svolta anche nella mia vita, è stato come liberarmi di stereotipi, pregiudizi e paranoie, e a oggi penso che se avessi saputo a 20 anni quello che so adesso, avrei vissuto meglio. Grazie a lei è cambiato il mio modo di vedere il mondo».


    Fonte
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    Io aborro la raccolta differenziata scambiata per autonomia differenziata, è un accontentino che la Pina Meloni vuole dare alla Lega in cambio di un presidenzialismo assoluto. Altro che secessione, più che altro è un favore alla borghesia e alle élite dei governanti delle varie regioni cisalpine, in primis Lombardia e Veneto, ma sempre con il culo saldamente incollato alle visioni unitariste dello Stato italiano.
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    grana
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    BUON ANTIFASCISMO A TUTTI VOI CISALPINI!

    la-bassa
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    Le regioni più industrializzate d’ Italia, prima del 1860, erano la Campania, la Calabria e la Puglia: per i livelli di industrializzazione le Due Sicilie si collocavano ai primi posti in Europa.
    In Calabria erano famose le acciaierie di Mongiana, con due altiforni per la ghisa, due forni Wilkinson per il ferro e sei raffinerie, occupava 2.500 operai.
    L’industria decentrata della seta occupava oltre 3.000 persone.
    La piu’ grande fabbrica metalmeccanica del Regno era quella di Pietrarsa, (fra Napoli e Portici), con oltre 1200 addetti: un record per l’Italia di allora.
    Dietro Pietrarsa c’era l’Ansaldo di Genova, con 400 operai.
    Lo stabilimento napoletano produceva macchine a vapore, locomotive, motori navali, precedendo di 44 anni la Breda e la Fiat.
    A Castellammare di Stabia, dalla fine del XVIII secolo, operavano i cantieri navali più importanti e tecnologicamente avanzati d’Italia.
    In questo cantiere fu allestita la prima nave a vapore, il Real Ferdinando, 4 anni prima della prima nave a vapore inglese.
    Da Castellammare di uscirono la prima nave a elica d’ Italia e la prima nave in ferro. La tecnologia era entrata anche in agricoltura, dove per la produzione dell’olio in Puglia erano usati impianti meccanici che accrebbero fortemente la produzione.
    L’ Abruzzo era importante per le cartiere (forti anche quelle del Basso Lazio e della Penisola Amalfitana), la fabbricazione delle lame e le industrie tessili.
    La Sicilia esportava zolfo, preziosissimo allora, specie nella provincia di Caltanissetta, all’ epoca una delle città più ricche e industrializzate d’ Italia. In Sicilia c’erano porti commerciali da cui partivano navi per tutto il mondo, Stati Uniti ed Americhe specialmente. Importante, infine era l’ industria chimica della Sicilia che produceva tutti i componenti e i materiali sintetici conosciuti allora, acidi, vernici, vetro.
    Puglia e Basilicata erano importanti per i lanifici e le industrie tessili, molte delle quali gia’ motorizzate. La tecnologia era entrata anche in agricoltura, dove per la produzione dell’olio in Puglia erano usati impianti meccanici che accrebbero fortemente la produzione.
    Le macchine agricole pugliesi erano considerate fra le migliori d’Europa. La Borsa più importante del regno era, infine, quella di Bari.
    Una volta occupate le Due Sicilie, il governo di Torino iniziò lo smantellamento "cinico e sistematico" del tessuto industriale di quelle che erano divenute le “province meridionali”. Pietrarsa (dove nel 1862 i bersaglieri compirono un sanguinoso eccidio di operai per difendere le pretese del padrone privato cui fu affidata la fabbrica) fu condannata a un inarrestabile declino.
    Nei cantieri di Castellammare furono licenziati in tronco 400 operai.
    Le acciaierie di Mongiana furono rapidamente chiuse, mentre la Ferdinandea di Stilo (con ben 5000 ettari di boschi circostanti) fu venduta per pochi soldi a un "colonnello garibaldino", giunto in Calabria al seguito dei “liberatori”.
    Franco Anelli


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    E poi venne la camorra la 'ndrangheta, cosa nostra e la sacra corona unita. Basti pensare che organizzazioni paramafiose esistevano già nell'antica Roma. Leggetevi questo interessante libro prima di accusare ingiustamente e ipocritamente la Cisalpina e i cisalpini: " La corruzione politica nell'Antica Roma di Luciano Perelli". Insomma... Chi è causa del suo mal pianga se stesso!! Quasi dimenticavo, voi che vi lamentate cosi tanto dei Savoia e dei garibaldini, ma quelli che ci smenarono di più a seguito di questa insana unione fummo noi cisalpini. Come scrisse Miglio che fondò il Movimento Cisalpino: "Il movimento Cisalpino nasceva per tutelare gli interessi della Cisalpina, sino a quel momento considerata «una monumentale mucca da mungere», ovvero «il Paese di Bengodi». Si trattava delle perverse dinamiche di una politica «verniciata di tricolore». I meridionali infatti «si convinsero anzitutto di avere diritto a ricevere dalla Cisalpina tutto quanto loro occorreva e di avere, perciò, il dovere di sostenere le vedute "unitarie" del governo»". Difatti non è cambiato nulla e la Cisalpina continua ad essere una monumentale mucca da mungere per voi italioti centro meridionali, sia attraverso le vessazioni di uno Stato dalla quale non ci riconosciamo, sia da parte della criminalità organizzata di stampo mafioso sudista.

    Tenendo presente che l'industrializzazione non porta solo soldi e benessere, ma anche inquinamento, soprattutto al giorno d'oggi. Difatti io sono totalmente contrario ad una massiccia industrializzazione come è avvenuta qui in Cisalpina, per esempio, che ha deturpato l'ambiente e la natura in favore di una massiccia cementificazione e urbanizzazione.

    Edited by CISALPINO - 24/4/2024, 18:24
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    scimmia

    In pratica a seguito di un alieno che ha stuprato una povera scimmia femmina.

    Non so se questo valga anche per i Celti cisalpini sinceramente lumevo HAHAHAHHAH
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    Dipende sai, è un po' un casino.

    Quelle a batteria bisogna smaltirle, ed inquinano, quelle ad idrogeno sono meglio dal momento che dallo scarico esce idrogeno e non inquina.
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