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Sempre da Sale & Tabacchi, di P. Chiara: Quella “bellezza molle ad un tempo e maestosa che brilla nel sangue lombardo”, come scrive il Manzoni nel suo romanzo e che forse in parte brilla ancora, brillava certo più ai tempi del Manzoni che all’epoca in cui si svolge il Promessi Sposi, perché era il residuo dell’occupazione spagnola della Lombardia, che nel seicento non aveva ancora potuto agire sulle discendenze. Attraverso connubi legittimi e illegittimi, il sangue spagnolo lasciò in quello lombardo un segno di mollezza e insieme di maestà, che caratterizzò certe figure femminili alla Hayez: volti pallidi, incorniciati da capelli neri e lisci, dallo sguardo vellutato e caldo. Un tipo di bellezza totalmente nuovo in Lombardia, diverso dall’antico, consacrato dal Luini nelle sue figure femminili, anch’esse in atteggiamento di calma e quasi di abbandono, ma dai volti rosei, dai capelli biondi, dalle ciglia chiare, ferme sopra i limpidi occhi a moderare un dolce sorriso. Forse segni, nel sangue, di residuati celtici o longobardi, sui quali andò a sovrapporsi l’eredità moresca degli occupatori iberici.
Gianluca C., tu che sei fenotipista, vuoi postare qualche immagine che illustri il tema?
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Qui si vuole esaltare quei tratti fenotipici lombardi che variano tra il nordico e il celtico: il biondismo per esempio, mentre, dall'altra parte, si cerca quasi di sminuire razzialmente l'apporto spagnolo a andaluso aggiungerei anche. Tenendo presente che sia l'apporto dei Winnili che degli spagnoli fu un apporto alloctono in quanto entrambi furono invasori. Sbagliano coloro i quali tendono ad esaltare i Longobardi vedendoli come se fossero stati dei "salvatori" mentre tutti gli altri soltanto degli invasori.
Il vero lombardo non dovrebbe portare caratteristiche ne ispaniche - andaluse, ma nemmeno winniliche a mio avviso, ma soltanto tratti celtici/liguri e latino-romanici. Si che i veri natii di quasi tutta la Pianura Padana furono i Liguri antichi, ma anche di tutta la penisola oserei dire.
Ora non saprei se quei tratti siano completamente spariti o sopravvivono ancore come sostrato inglobato all'interno di un superstrato prevalentemente di matrice nordica.
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Il fenotipo del quale si parlava in riferimento all'opera del Luini dovrebbe essere questo. Lo ritroviamo oggi in Lombardia?
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Essendo lombardo posso dirti di no, quantomeno non è il fenotipo maggioritario.
Io sono castano chiaro dagli occhi azzurri. Poi di biondi di rado li vedo in giro, ma ci sono comunque:
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Ritratti femminili di Francesco Hayez:
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Dai ritratti storici si può carpire l'evoluzione fenotipica della nostra popolazione
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