|
|
Qui in pratica stanno dicendo che l'universalità del loro Elohim riguarda solo esclusivamente Shem e la sua discendenza, mentre i suoi due fratelli sono fuori.
Fonte:
Bereshit - Mamash
Nel super commentario del Siftei Chakhamim, nel versetto in questione - Bereshit 9:26, vi è scritto:
"His promise to his seed. The verse is explained as referring to Sheim’s seed, rather than to Sheim himself, because it is written: “May Canaan be their (למו) slave.” If it referred to Sheim himself, it should say, “May Canaan be his (לו) slave.” Alternatively, it must refer to Sheim’s seed because it is written, “Elokei [God of] Sheim,” and Scripture does not say “Elokeif” regarding an individual. Hashem places His Name only on a nation, such as “Elokei Yisrael” or “Elokei the Hebrews.” (Kitzur Mizrachi)"
"In alternativa, deve riferirsi al seme di Sheim perché è scritto, "Elokei [Dio di] Sheim" e la Scrittura non dice "Elokeif" riguardo a un individuo. Hashem pone il suo nome solo su una nazione, come "Elokei Yisrael" o "Elokei gli ebrei". (Kitzur Mizrachi) "
Fonte:
www.sefaria.org/Rashi_on_Genesis.9...khamim&lang2=en
Oltre che essere israelocentrica, la Bibbia ruota attorno a 3 concetti principali e fondamentali, ovvero: Dio (l'Elohim degli israeliti) patria (l'insieme del popolo israelita) e la famiglia monogamica matri/patriarcale (il nucleo familiare su cui si fondano le radici stesse di ogni ebreo), formata da un uomo e una donna etero cisessuali con prole a seguito. Ogni componente di ogni famiglia e soggetta a rispettare la legge sacra e viene educata in tal modo.
Questi concetti sono stati poi ripresi da altri goyim sulla scia del fanatismo di massa su vasta scala che inevitabilmente portano alla guerra e alla distruzione, poiché un insieme di individui, spinti e foraggiati da taluni concetti, sono disposti a far la guerra pur di mantenere saldi i propri ideali, che sono l'opposto dell'amore, della libertà e della pace.
Il loro modo di giustificare l'occupazione israelita dell'Eretz kənaʕan è quello di far cadere tutta la responsabilità sul loro legislatore, deresponsabilizzando le proprie azioni, come per dire: se dovete prendervela con qualcuno prendetevela con lui (a vostro rischio e pericolo), che è l'ideatore di tale progetto, nonché colui che ce l'ha promise, mentre noi siamo soltanto coloro che hanno creduto a tale promessa, ed è proprio grazie alla nostra fede che diventammo il popolo eletto (al di sopra di tutti gli altri) del nostro legislatore.
Fonte:
Shemòt - Mamash
Fonte:
Shemòt - Mamash
Quando il ladro di primogenitura ricevette ingiustamente l'eredità da suo padre Aḇrāhām egli gli disse, pensando fosse Esaù: "Ti serviranno i popoli". I commentatori spiegano che:
Fonte:
Bereshit - Mamash
Fonte:
Shemòt - Mamash
Fonte:
Bereshit - Mamash
Megalomania - egocentrismo e presunzione portata all'estremo!
Ora immaginatevi se all'interno del Mein Kampf Hitler avesse scritto che "Lo stato del mondo dipende infatti dalla razza ariana e dal suo attuale rapporto con l'arianesimo", giustamente sarebbe stato etichettato come un razzista megalomane, anche se poi vi è un reale elogio della razza ariana ritenuta pura e superiore al suo interno, ma se sono degli ebrei a scrivere tali assurdità nessuno dice niente. Non solo sanno fare dell'doppiopesismo e del doppio moralismo una arte, ma ci si mettono pure i benpensanti non ebrei a fare tali differenze, difendendoli se proprio, questo è l'assurdo.
Fonte:
Bereshit Mamash
--------------------
Tradotto, senza alcun filtro, sta dicendo che lo scopo dell'eterno esilio del popolo ebraico, nel mondo, rispecchia la sua missione primaria, ovvero quella di riportare la luce in zone del pianeta laddove l'oscurità perdura oramai da tempo, attraverso la Torah e i suoi comandamenti, quali ispirazioni del loro Elohim: in pratica, un vero processo di ebraizzazione (israelizzazione) proselitista di tutti i goyim (non ebrei) del pianeta, di modo che questo contribuisca maggiormente all'avvento del Mashiakh ebraico, una ghiur dei non ebrei su scala globale. Il tutto rientra perfettamente all'interno di una visione panebraica / panisraelita.
Per quanto riguarda le ricchezze che gli israeliti sottrassero agli egizi, la loro giustificazione è dovuta al fatto che quelle ricchezze non appartenevano realmente agli egiziani, ma ben si agli israeliti, visto che, secondo loro, essi non solo si arricchirono grazie alla politica imposta da Yossef per salvaguardare la sopravvivenza socioeconomica dell'Impero e di tutti i suoi sudditi dai lunghi anni di carestia, ma contribuii a preservare tale sistema salvandolo da un imminente tracollo: in questo modo gli israeliti si ripresero ciò che secondo loro gli apparteneva di diritto. Un altra cosa che si capisce, è il fatto che, per l'ebreo, non vi è alcuna gratificazione materiale senza prima un elevazione spirituale data dall'osservanza della Torah e delle sue norme etiche e morali. Anche in questo si differenziano dai non ebrei, visto che la loro gratificazione materiale viene percepita come una sorta di ricompensa per il loro impegno e rettitudine nell'osservanza dei precetti della Torah.
Fonte:
Bemidbar - Mamash
Quindi la benedizione e sinonimo di bene dire - beni spartire, ma questi beni erano tutti materiali, non erano benedizioni spirituali. Li rendeva ricchi materialmente poichè la ricchezza spirituale la trovavano nello studio della Torah e nell'osservanza metodica delle 613 mitzvot cui erano sottoposti a rispettarle, cosi come lo sono ora.
Fonte
Bereshit - Mamash
Edited by CISALPINO - 3/12/2023, 12:56
|
|