Ipotesi parafisica / Magonia

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    Une delle teorie riguardanti i cosiddetti Oggetti Volanti Non Identificati è che essi provengano non da altri pianeti del nostro stesso spazio fisico, ma bensì da una qualche dimensione parallela.
    Dobbiamo questa ipotesi al fisico e ufologo Jacques Fabrice Vallée. Secondo Vallée questi oggetti volanti non sarebbero quindi di origine extraterrestre, ma sarebbero invece la manifestazione attuale di fenomeni che hanno sempre accompagnato l'umanità, ma che in passato venivano spiegati in termini soprannaturali o mitologici.
    Questa teoria è detta anche ipotesi Magonia, dal titolo di un volume dello stesso Vallée, Passport to Magonia.

    E' possibile approfondire a:
    https://axismundi.blog/?s=magonia
     
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    Interessantissimo.

    In pratica potrebbero essere i nostri fratelli da una dimensione parallela alla Terra.
     
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    Fratelli tende ad avere una connotazione positiva.
    Potremmo invece essere di fronte a creature indifferenti se non ostili.
     
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    Se fossero ostili ci avrebbero attaccato eoni fa non credi?

    Noi, in quanto popolazione terrestre siamo ostili, quello si.
     
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    QUOTE (Gianluca C. @ 8/5/2021, 05:13 PM) 
    Se fossero ostili ci avrebbero attaccato eoni fa non credi?

    Potrebbe non trattarsi di un attacco aperto.
    Penso a situazioni tipo quelle descritte in Schiavi degli invisibili di E.F. Russel o La pietra filosofale di Colin Wilson
     
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    CITAZIONE (Otto LL. @ 6/8/2021, 15:23) 
    CITAZIONE (Gianluca C. @ 8/5/2021, 05:13 PM) 
    Se fossero ostili ci avrebbero attaccato eoni fa non credi?

    Potrebbe non trattarsi di un attacco aperto.
    Penso a situazioni tipo quelle descritte in Schiavi degli invisibili di E.F. Russel o La pietra filosofale di Colin Wilson

    Nel senso che ci controllano e governano a nostra insaputa?

    Se si potrebbe anche essere, ma quelle prove mancano sempre all'appello.
     
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    Fonte: www.acam.it/ufo-simone-leoni-intervista-stefano-panizza/

    UFO: Simone Leoni intervista Stefano Panizza
    Da sempre ci piace offrire diverse opinioni per creare confronto e stimolare la ricerca personale. Simone Leoni torna graditamente a scrivere per Acam con un’intervista a Stefano Panizza.
    di Simone Leoni

    In questi ultimi anni il tema ufo ( perché chiamarli Uap e non con il loro nome originale, per me rimane un mistero) e alieni è tornato alla ribalta non solo per gli innumerevoli avvistamenti di oggetti volanti non identificati, ma anche per via delle recenti ammissioni da parte del Pentagono che dichiarano l’effettiva esistenza di questi velivoli di origine ignota. Da l’episodio di Roswell ad oggi ovviamente non sono mancate le innumerevoli voci sia sulla effettiva veridicità del fenomeno, ma ammesso che fosse reale, ci si è sempre chiesti da dove provengano. Da un’altra galassia? Da un pianeta vicino al nostro? Da un mondo interdimensionale? Al momento, quello che è certo, è che non esiste nessun tipo di prova concreta di ciò che è stato sempre asserito, ma è interessante notare come nel corso degli anni, si creano nuove e interessanti teorie che vale la pena sondare. E lo faremo qui, insieme a una persona che sa il fatto suo nel campo dei misteri.

    Stefano Panizza incarna lo studioso dei “misteri” vecchio stile. Sì, perché predilige l’incontro con il testimone e la visita personale del luogo dei fatti. Il tutto con una prudenza che non scade mai nello sterile scetticismo. Ma impersona anche le nuove generazioni, che sanno cogliere l’importanza dello studio multidisciplinare.

    So che ama molto la divulgazione, come attestano la nutrita bibliografia e le conferenze pubbliche tenute soprattutto in Emilia, la sua zona di residenza, fra TV, radio e Università della Terza Età.

    E, dopo tanti anni di esperienza sul campo, ha maturato un suo personale convincimento sul mondo dei “misteri”. Scopriamolo insieme…

    1)Simone Leoni: Stefano so che ti occupi da svariato tempo di “misteri”, soprattutto di quelli legati al mondo dell’ufologia. Come nasce questo tuo interesse?

    Stefano Panizza: Nacque davvero tanti anni fa, in pratica all’età di 6 anni o poco più. Sì, perché fu allora che mi venne regalato un libricino sul così detto “fantasma formaggino”, un racconto che verrà anche sintetizzato in una barzelletta.
    Per chi non lo ricorda, una delle sue versioni (sì, perché certe storie a forza di narrarle mutano nel tempo) parla di un francese, un inglese e un italiano che vengono invitati a trascorrere la notte in un castello infestato da un terribile fantasma. E se i primi due fuggono terrorizzati al suo apparire, l’italiano lo apostrofa sprezzante “vieni pure fantasma formaggino che ti spalmo sul panino…”.
    Una vicenda demenziale, c’è poco da dire, ma che allora mi incuriosì parecchio, tanto da farmi desiderare di “vederci chiaro” sugli strani tipi alla “fantasma formaggino”.
    E come si fa a “vederci chiaro”? Studio multidisciplinare, accesso alle fonti originali delle informazioni e verifica sul posto, quando è possibile, naturalmente.

    2) Simone Leoni: So che hai scritto parecchi libri…

    Stefano Panizza: Sì, l’attività divulgativa è una delle mie priorità, sia con conferenze pubbliche ma soprattutto con libri cartacei… sono vecchio stampo…
    Ho scritto diversi libri sui misteri dell’Emilia, la regione dove abito, andando spesso a parlare direttamente con i testimoni. Per questo, almeno in parte, costituiscono una sorta di memoria storica, un archivio di eventi che sennò andrebbero perduti per sempre.
    Ma ho scritto anche un paio di libri sui misteri in generale, i “Misteri per un anno – volume I e II”, dove, per ogni giorno dell’anno, racconto una storia misteriosa.

    3) Simone Leoni: Il mondo ufologico da anni teorizza la possibilità che questi oggetti volanti e i suoi occupanti, provengano da altri pianeti? Come fa ad esserne così certo da dover categoricamente escludere tutte le altre interessanti teorie?


    Stefano Panizza: A dire il vero, la domanda andrebbe girata a chi è convinto che l’ipotesi extraterrestre sia quella corretta. Onestamente, da anni ho preso le distanze da questa idea perché non solo non è supportata da nessuna prova (come tutte le altre, ad essere sinceri) ma non dà ragione della caratteristica principale del fenomeno: l’assurdità, almeno secondo una logica umana.
    Già… ma gli ipotetici alieni potrebbero avere una logica diversa? In parte sicuramente sì, ma non troppo. Perché la logica è figlia di intelligenza, e la nostra intelligenza ha permesso di capire il mondo. Quindi, le sue caratteristiche non possono essere una esclusiva pertinenza della razza umana.

    4) Simone Leoni: Discutendo con te privatamente, hai accennato ad una tua interessante teoria che vede un possibile collegamento tra gli UFO e le manifestazioni diaboliche. Come nasce questa ipotesi? Ci sono elementi interessanti, che analizzati, ci portano verso questa direzione?

    Stefano Panizza: Come dicevo poc’anzi, la caratteristica principale dell’ufologia (e di molti altri “misteri”) è il “non senso”. Cioè, non mi spiego il comportamento di queste “apparenze volanti”.
    Ad esempio, come mai a volte sembrano voler semplicemente dar spettacolo all’esterrefatto testimone, con una sorta di balletto aereo?
    Ma soprattutto è spesso il modo di presentarsi ed agire di quelle figure più o meno collegate a queste “apparenze volanti” a lasciarmi perplesso. Ce lo vedi un pilota extraterrestre, che pare un gnomo delle favole e che magari proviene da una lontana galassia, litigare con una massaia per il suo bucato? È successo in Italia…
    E vogliamo parlare delle forme zoomorfe di questi ipotetici alieni? Rettiloidi, nani pelosi…
    E, a mio modo di vedere, assurdità fa rima con inganno. E l’inganno non è forse una forma di violenza verbale che si aggiunge a quella fisica che a volte “loro” palesano (vedi, per esempio, i così detti rapimenti)?
    Non si può allora non pensare a quella nota figura ingannatrice, malvagia e che ama confondere… ha tanti nomi, è vero, ma la sostanza non cambia.
    Naturalmente, ci sono anche aspetti più concreti e specifici che puntano in questa direzione, dove, in pratica, l’ufologia e la demonologia si muovono in un terreno comune. Come il modo similare per UFO e diavoli di presentarsi e sparire, le loro azioni sugli umani, le conseguenze di un loro contatto, solo per citare alcuni esempi. Illusioni create ad arte… ma entrare nel dettaglio vorrebbe dire dilungarsi eccessivamente.
    Al proposito, mi piace ricordare che alcuni anni fa ho tenuto una conferenza dal titolo “Non solo UFO”, condita da parecchie polemiche del pubblico.
    Mi rendo conto che l’ipotesi abbia un sapore da medioevo e appaia surreale, ma trovo che dia un senso logico alle varie manifestazioni. Mi pare più assurdo assegnare le misteriose parvenze a forme di vita intelligente.

    5) Simone Leoni: In alcuni casi di Abduction mi sembra di aver capito che i rapiti abbiano sviluppato doti extrasensoriali. Come si spiega?


    Stefano Panizza: Credo si tratti di uno dei tanti inganni del diavolo o come lo vogliamo chiamare. Succede anche nelle possessioni. Sono fenomeni temporanei che servono a convincere il soggetto che la sua esperienza è positiva. Che in realtà non è.
    Simone, prova a pensare alla chiaroveggenza, la dote di apprendere cose lontane o nascoste. È una benedizione sapere che la tal persona ha fatto certe cose?
    O alla precognizione, la capacità di conoscere in anticipo avvenimenti futuri, senza magari poter far nulla per impedirli se negativi?
    Sono maledizioni, credimi.

    6) Simone Leoni: Quindi secondo te, la fenomenologia ufologica è opera di un’entità che si potrebbe paragonare a Satana? Cioè è una o più entità che ci stanno ingannando?


    Stefano Panizza: A me interessa il fenomeno in generale. Sì, direi che nasconde una regia malvagia senza alcun fine pratico, ma con il solo scopo di trarre piacere dal fare del male. Poi, tale mente occulta la possiamo anche chiamare “alieno”, non ha importanza. Questo, naturalmente, non toglie che in certi casi la causa possa essere diversa, magari proprio quella ETH che va tanto di moda. Ma sarebbe una eccezione (e al momento non comprovata).
    In ogni caso, la mia è solo un’ipotesi che ritengo plausibile, ma non certo dimostrata. Io non ho nessuna verità da vendere, a differenza di certi miei colleghi che paiono avere molte certezze. Questo ci tengo a ribadirlo, nel mistero ben vengano idee ed ipotesi, ma guai a venderle come certezze.

    7) Simone Leoni: Ammettiamo che la tua teoria sia giusta, perché manifestarsi e ingannarci con i dischi volanti e non altro? C’è da domandarsi anche questo, non trovi?

    Stefano Panizza: Giusta domanda. In realtà, tutte le principali tematiche misteriose, come lo spiritismo, i fenomeni di premorte, i miracoli, i fenomeni PSI, solo per citarne alcune, hanno le medesime caratteristiche di fondo.
    Non è forse una “presa in giro” che una persona sia miracolata ed un’altra no?
    E che i fenomeni PSI non si manifestino in modo sistematico, così da impedirne uno studio scientifico che dia credibilità a chi dice di sperimentarli?
    E non parliamo poi dei fantasmi che da secoli sembrano attendere l’incauto “ghost hunter” ansiosi di rispondere se sono maschio o femmina…
    Più in generale, credo che il “mistero” sia uno solo, siamo noi che gli attribuiamo nomi diversi per la tendenza della mente umana a schematizzare.
    Ma, se si guarda bene, gli UFO, i fantasmi e i diavoli, spesso, raccontano le stesse cose.

    8) Simone Leoni: Mi sembra di aver capito che tu non sei un convinto sostenitore che vede negli UFO il loro probabile collegamento folcloristico. Perché?


    Stefano Panizza: È l’esatto contrario. Le manifestazioni ufologiche e del “piccolo popolo”, tanto per intenderci, hanno la stessa, maligna, causa.

    9) Simone Leoni: Cosa ne pensi della teoria di Vallée?

    Stefano Panizza: Penso che pure quella, che parla di passaggi interdimensionali, abbia il grande difetto di non dare ragione all’assurdità del fenomeno.
    Non è neppure chiaro il perché della “loro” presenza. Vogliono condizionare l’evoluzione umana? Non ne vedo l’evidenza, e non potrebbe essere diversamente, visto che la stragrande maggioranza delle persone non sperimenta eventi davvero misteriosi.

    10) Simone Leoni : La fisica quantistica è alla base per questo tipo di ricerche o ci troviamo davanti a un fenomeno in cui la scienza non è in grado di spiegare?

    Stefano Panizza: Credo che la Scienza possa fare ben poco per indagare i fenomeni misteriosi, perché quasi sempre si ha la sola testimonianza, non evidenze fisiche.
    E poi gli eventi non sono né replicabili a comando e neppure prevedibili. Insomma, nessuno può dire che “domani a mezzogiorno un UFO si fermerà sulla verticale del duomo di Milano” e neppure “che si comporterà in un modo piuttosto che in un altro”.
    Di conseguenza, anche la fisica quantistica, a mio avviso, non c’entra nulla, pur nella sua apparente “assurdità”, oltre che per i motivi sopra ricordati.

    11) Simone Leoni : E quindi che fare?

    Stefano Panizza: Mai dimenticarsi che una cosa può esistere senza essere dimostrabile scientificamente. Un esempio? Il pensiero. Simone, sicuramente stai pensando a qualcosa in questo momento, ma nessuno, nemmeno tu, lo può dimostrare.
    Per questo, occorre fare soprattutto una cosa: conoscere il più possibile le materie che bene o male coinvolgono l’ufologia. E cioè l’astronomia e l’archeologia. Basta vedere gli sproloqui che girano attorno alla così detta paleoastronautica per rendersene conto.
    Quindi, se da una parte è vero che l’ufologia non sarà mai una scienza, dall’altra almeno una “cosa seria” la deve essere.

    12) Simone Leoni : Su questa tematica c’è stata e c’è ancora molta disinformazione. Perché secondo te ancora persiste il velo di segretezza anche all’ormai conclamata ammissione dei governi sul fenomeno Ufo? Non avrebbe oggettivamente senso.

    Stefano Panizza: Credo che occorra fare chiarezza sul rapporto “UFO – Governi”. Come visto recentemente, ormai c’è un riconoscimento ufficiale degli “oggetti volanti non identificati”, ma nessuna concessione sulla loro origine extraterrestre. Cioè, gli UFO sono UFO. Punto.
    Credo che la segretezza del passato sia figlia dell’impossibilità a capire il fenomeno, quindi del timore che l’impotenza venisse interpretata come una debolezza. E se vogliamo anche dalla speranza di poter ricavare qualcosa di utile in termini di ricadute scientifiche e tecnologiche.
    Ma ormai ai Governi è ben chiaro che non esiste nessuna minaccia globale né, sempre lato istituzionale, può portare a qualcosa di utile studiare il fenomeno. Quindi, per i Governi “gli UFO esistono, ma non hanno nessun importante impatto sulla società”. A maggior ragione oggi, dove i fenomeni ufologici eclatanti sembrano essere scomparsi (insomma, i “dischi volanti” non li vede più nessuno). Certo, promettono approfondimenti, ma mi paiono solo delle dichiarazioni di facciata.

    13) Simone Leoni : Molti personaggi ormai fuoriusciti dal contesto militare e d’Intelligence, hanno sempre asserito di averli visti e toccati con mano, ma non hanno mai portato prova alcuna di quanto affermato. Hanno avuto secondo te degli impedimenti? O c’è dell’altro?

    Stefano Panizza: Questo la dice lunga sulla loro credibilità. Possibile che, dei tanti “rivelatori” altolocati, nessuno abbia mai fornito uno straccio di prova di quanto raccontato? Non mi pare accettabile.
    No so quale sia il loro fine, ma credo che abbiano solo contribuito a creare un confusionario castello di carte. E di cui l’ufologia ne avrebbe fatto volentieri a meno.
    Ma non credo che ci sia sempre della malafede. Il nostro “padre della menzogna” ha mille risorse…
     
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