C’è poca “carità interpretativa”, sui social

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  1. CISALPINO
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    www.ilpost.it/2021/11/18/principio...yXKQlcLXFvvnXl0

    Tale carità interpretativa dovrebbe essere reciproca però, altrimenti se una delle due parti continua ad essere restio e fermo sulle proprie idee e convinzioni, rigettando, gioco forza, quelle del contraente,, l'assieme della discussione perde ugualmente di sostanza. Bell'articolo comunque.

    Comunque devo ammettere che mi viene difficile mettere in pratica appieno questa carità interpretativa, specialmente quando ti ritrovi come interlocutore un fascista per esempio, oppure un anti LGBTIQ+ e cosi via.
    A parole è facile parlare di questa carità interpretativa, ma nei fatti è molto difficile da mettere in pratica, a meno che non si è proprio dei santi, anche se non ci vedo nulla di cosi santifico nel vedere una persona che interloquisce con un fascista, non certo per far valere le proprie ragioni, ma per avere nei sui confronti proprio questa carità interpretativa.

    Oramai penso di aver raggiunto un certo tipo di maturazione il quale mi porta ad evitare di confrontarmi con talune persone, perchè lo ritengo una perdita di tempo, carità interpretativa a parte.
     
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7 replies since 19/11/2021, 15:03   99 views
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