Psicologia e ideologia del filorusso

dal blog di Carlo Gambescia

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    Psicologia e ideologia del filorusso

    Come si può stare dalla parte dei russi? Perché di questo si tratta. Si dice che l’essere umano tenda sempre a schierarsi con il più debole. In questo caso, l’evidenza dei fatti prova che l’Ucraina, per ragioni quantitative, è notevolmente inferiore alla Russia. Quindi per spirito di giustizia, nonché per umana simpatia diciamo, ci si dovrebbe schierare dalla parte degli ucraini aggrediti e invasi da una potenza militare ben superiore. La stessa eroica resistenza degli ucraini dovrebbe accrescere la simpatia verso il povero Davide (contro Golia) di turno.
    Invece, i sondaggi, qui in Italia ad esempio, dicono che sul piano della gente comune ci si augura soprattutto che la guerra finisca presto. Si lascia quasi intendere che non importa chi vinca, basta che termini il prima possibile.
    In realtà, le guerre non sono mai popolari, soprattutto dopo decenni di propaganda pacifista e diffusione dell’idea che le guerre siano sempre inutili, sbagliate e pericolose. Il sogno della pace universale, propagandato in Occidente come a portata di mano, favorisce l’idea che aggrediti e aggressori siano colpevoli di una specie di lesa maestà della pace. Sicché, ecco il ragionamento, l’aggredito, con il suo comportamento, “stuzzicherebbe”, per così dire, l’aggressore.
    Ovviamente, il pacifismo neutralista delle masse, come nel caso dell’invasione russa dell’Ucraina, viene largamente sfruttato dai filorussi e dai russi. Che hanno tutto l’interesse: 1) a presentare l’aggredito come aggressore e 2) impedire coalizioni, ancora peggio se militari, di segno contrario.
    Sul neutralismo psicologico di massa si innesta, per ragioni politiche, quello ideologico dei filorussi, dichiarati o meno, sempre pronti a sfruttare qualsiasi debolezza informativa, come pure a mettere in ridicolo le principali figure della resistenza ucraina.
    La tesi è quella del “russi e ucraini pari sono”. Tuttavia, il neutralismo smitizzante aiuta indirettamente la parte più forte. Perché facilita il gioco della riduzione di eventi, anche gravi e imputabili per senso comune ai russi, in versioni di parte alle quali opporre altre versioni di parte. Insomma, se ogni notizia è fake, tutto è fake. Di conseguenza la distinzione tra aggredito e aggressore tende a scomparire. Fatto del quale si giova inevitabilmente il più forte in campo: nel caso ucraino, la Russia.
    Risparmiamo al lettore la consueta lista di accuse al sistema liberale che controllerebbe l’informazione, impedendo ai filorussi di manifestare le proprie idee, addirittura all’interno del Parlamento europeo.
    Si potrebbe facilmente rispondere di riflettere sulla sorte dei filo-ucraini in Russia. In realtà, il punto è un altro. I nemici del liberalismo, da un paio di secoli a questa parte, quando si tratta di conquistare il potere, si comportano come ultraliberali, anzi ultralibertari, rinfacciando ai liberali incongruenze ideologiche che non sono solo del liberalismo.
    Salvo poi, una volta conquistato il potere, sopprimere ogni libertà. Valga per tutti il paradigma del fascismo italiano: si pensi alla distanza, in termini di tutela della libertà, che passa tra il programma sansepolcrista del 1919 e le “leggi fascistissime” del 1925-1926 che instaurarono la dittatura. Purtroppo, ogni ideologia è imperfetta. Però per parafrasare Churchill, la liberal-democrazia è quella meno imperfetta. Perciò mai fidarsi degli antiliberali.
    In realtà, al di là dell’ analisi razionale che abbiamo fin qui sviluppato, quel che colpisce dei filorussi è la mancanza di umanità.
    Non parliamo dell’umanitarismo peloso di liberalsocialisti e pacifisti ma della spontanea empatia verso chi sia costretto all’improvviso a ripararsi dai colpi di cannone, a mutare il corso della propria esistenza, a perdere un fratello, un figlio, la casa, a scappare all’estero oppure a resistere e morire. Parliamo dell’Ucraina, un paese civile, nel cuore dell’Europa, risvegliatosi all’improvviso sotto le bombe russe. Uomini, donne, bambini, studenti, professori, impiegati, tutta gente che fino al giorno prima andava al supermercato, al cinema, a un concerto, ai giardinetti, al lavoro, a scuola, all’università…
    Come è possibile che quel che si prova per un poveretto aggredito e percosso a morte all’angolo di una strada da un teppista che vuole rubargli il portafoglio, non si provi, a maggior ragione, per quaranta milioni di persone? Di persone normali come noi? Provare empatia dovrebbe essere altrettanto normale… Eppure…
    La differenza di atteggiamento collettivo, come pure di alcune minoranze pseudocreative, verso il singolo derubato e picchiato da una parte, e il popolo ucraino bombardato dall’altra, è dettata dall’egoismo neutralista, travestito da pacifismo, e dall’ideologia antiliberale, erba cattiva e velenosa che uccide i cervelli di alcuni, anche apparentemente più lucidi.
    Un mix emotivo-ideologico tra paura e fascismo (oggi si chiama sovranismo) che qualora si saldasse politicamente – e qui pensiamo con preoccupazione alle elezioni francesi – potrebbe cambiare gli equilibri politici europei in favore dei russi.
    A quel punto verrebbe fuori il vero volto di questa gente spregevole. Quello, per sintetizzare, delle leggi “fascistissime”.

    Carlo Gambescia

    fonte: https://carlogambesciametapolitics2puntoze...-filorusso.html
     
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    Io credo che le guerre siano contro natura, perchè non solo sono il calderone dove ogni brutalità diventa lecita, ma perchè ciò che tende a distruggere l'umanità e il quieto vivere, debba essere ritenuto contro natura.

    In guerra tutto è lecito, stuprare bambini, ucciderli, assassinare civili innocenti, rubargli tutto e privargli di ogni cosa, stuprare donne, uccidere anziani.
    La guerra è il ricettacolo per tutti i depravati, i sadici, gli assassini e gli psicopatici, dove hanno carta bianca per le loro atrocità, che quasi sempre vengono impunite.
    Che poi molti italiani siano filorussi dipende da diversi fattori:

    1° Che in Putin vedono il nuovo Hitler o Mussolini sotto mentite spoglie.
    2° Che sono attratti dall'uomo potente e autoritario, e questo dipende molto dall'educazione che hanno subito
    3° Perchè la Russia putiniana in questi ulti anni ha finanziato diversi movimenti nazional-sovranisti europei, compre la Lega si Salvini, con lo scopo di destabilizzare l'alleanza euroamericana qualora questi movimenti e partiti riuscissero ad andare al potere, di modo che si potesse avere un Europa a trazione destrorsa, anti NATO, e manovrata dalla Russia.

    Nella Russia sovietica il partito di maggior influenza in Europa, nonchè in Italia, era il PCI, che riceveva finanziamenti proprio dai sovietici, ora questo ruolo viene ricoperto dalla Lega principalmente, ma non più sotto il giogo dei sovietici ma sotto la Russia putiniana.

    Gli assetti di influenza geopolitica della Russia non sono mutati, quel che è cambiato sono i partiti europei che si sono venduti alla nuova potenza russa.
     
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1 replies since 10/4/2022, 09:13   23 views
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