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01 novembre 1954 – Bucine (Arezzo, Italia)
- Rosina Lotti era una contadina, madre di famiglia ed ottima massaia; alle 7 di mattina del primo di novembre del 1954, attraversando il bosco posto alla sommità di un colle incontrò "due nani", alti poco più di un metro, che gli tolsero i fiori che avrebbe dovuto portare alla Madonna della vecchia chiesa di Cennina, e le presero anche le calze che aveva in mano.
- Per circa dieci minuti cercò di convincerli a restituire il maltolto ma invano: quei due sembrano non capire l'italiano e ripetevano continuamente: «ltu ui ltot lao lui ui».
- Rosina si arrabbiò e loro ridevano di gusto così ella decise di incamminarsi verso la chiesetta. Ed è solo in quel momento, strada facendo, che le venne un dubbio atroce.
- Ripensò allo strano macchinario, a forma di doppio cono, alto circa due metri e largo poco più di mezzo metro, con uno sportello, un oblò e due seggiolini all'interno.
- Pensò anche ai due nani, che erano persone adulte, ma una era più vecchia dell'altra; indossavano una tuta grigia che sembrava di stoffa, avevano la testa e le orecchie coperte da un casco di cuoio, calzavano strane scarpe di forma ovale ed avevano stelle lucenti al posto dei normali bottoni. Avevano una voce stridula, quasi metallica... venne assalita la paura e scappò via impaurita.
- Mentre Rosina rilasciò l'intervista, ricordò che avevano occhi azzurri bellissimi, ma la bocca lasciava a desiderare perché il loro labbro superiore era quasi attaccato al naso e lasciava scoperti i denti, i quali erano piccolissimi e sembravano consumati.
- Fino ad ora sembra il racconto di un sogno... ma non è così; perché ci furono anche tre testimoni: uno che disse di aver visto quella sorta di fuso atterrare silenziosissimo, e l'altro che giurava di averlo visto ripartire altrettanto in silenzio, e l'ultimo che dichiarò di averlo visto volare sopra Pratomagno.
Fonte:
www.facebook.com/groups/1547944779...mibextid=uyAsYr
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